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incontro d'affari

Market Development in Albania

Per favorire lo sviluppo del mercato e aumentare la competitività dell’economia, incoraggiando le imprenditorie estere, nel 2010 il Governo ha creato l’AIDA (Albanian Investment Development Agency), organismo statale che offre interessanti opportunità agli investitori per progetti dal valore superiore ai 30 milioni di euro o destinati ad aree di sviluppo prioritario (con un valore maggiore di un milione di euro e l’impiego di almeno 150 persone). L’Agenzia accoglie però anche altri progetti, studiandone ad hoc le caratteristiche. L’AIDA fornisce all’imprenditore un supporto completo, dall’analisi di mercato all’indicazione dei potenziali settori di investimento, attraverso una consulenza diretta sia nella ricerca di immobili e ubicazioni, sia nell’identificazione di nuovi o già esistenti progetti. È previsto anche un servizio di assistenza post-investimento (a supporto degli investitori stranieri dopo il completamento del progetto) e un servizio di facilitazione delle procedure amministrative (procedure assistite o speciali).

Molte imprese decidono operare nelle TEDA (Technical and Economic Development Area), simili a zone speciali. Istituite nel 2015, inizialmente sono state definite parchi industriali e zone franche (ZF), ma visto l’insuccesso del modello, sono diventate aree tecniche ed economiche. Infatti, diversamente dalle tradizionali ZF, le TEDA sono gestite da qualsiasi persona giuridica munita di licenza, di diritto straniero o nazionale. Si tratta di territori separati (con terreni, fabbricati e altri beni immobili), sviluppati secondo un piano generale, e dotati di infrastrutture pertinenti alla produzione e allo sviluppo industriale, al commercio e alla prestazione di servizi. Ogni TEDA viene considerata territorio doganale della Repubblica d’Albania, sebbene separata da questa in termini di regime fiscale e doganale. Chi opera in queste aree può beneficiare della riduzione del 50% dell’imposta sui profitti per i primi cinque anni, della deducibilità delle spese con valori più elevati, di un’aliquota zero per i beni importati (considerati come fornitura all’esportazione), dell’esenzione dalle tasse sulle infrastrutture e dall’imposta sui beni immobili (per cinque anni). Sono previsti anche incentivi non fiscali come, ad esempio, il riconoscimento al 150% (del loro valore durante il primo anno fiscale) per tutte le spese per emolumenti (compresi anche i contributi sociali del datore di lavoro); tutte le altre spese aggiuntive agli stipendi, negli anni successivi, saranno valutate al 150% del valore, quindi con una maggiore deducibilità. Allo stesso modo, i costi per la formazione sono considerati spese deducibili al doppio del loro valore, per dieci anni, così come i costi in R&S.

La più importante TEDA è quella di Spitallo, con una storia molto travagliata, fatta di problematiche legali e processi poco trasparenti. È gestita da un Consorzio che, con un simbolico contratto di locazione di un euro, valido per 99 anni, potrà beneficiare di uno speciale regime fiscale per costruire una fabbrica di arricchimento di ferro-cromo da 39 milioni di euro. Non è immensa: dalla dimensione iniziale di 805 ettari, nel corso degli anni è stata ridotta a poco più di un centinaio. È operativa dal 2015 e impiega 2.500 persone.


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