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incontro d'affari

RELAZIONI INTERNAZIONALI

Nel 2009 il Paese ha presentato domanda di adesione all’UE, ma solo nel 2014 gli è stato concesso lo status di candidato; nel giugno del 2019 sono stati avviati i negoziati, alla luce dei progressi compiuti, tra i quali la riforma giudiziaria, la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata. Il tanto atteso vertice di Zagabria, tra l’UE e i paesi dei Balcani occidentali, tenutosi in videoconferenza il 7 maggio scorso, non ha portato grandi novità in vista dell’adesione, perché sicuramente non è il momento economico per pensare a un allargamento verso Est. Comunque, per far fronte all’emergenza, l’UE concederà 3,3 miliardi di euro all’intera regione balcanica, nonché 750 milioni per l’assistenza finanziaria, che vanno ad aggiungersi ai 194 milioni di euro stanziati dalla Western Balkans Investment Framework (ente nato nel 2009 da un accordo tra la Commissione UE, la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa, la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, la Banca europea per gli investimenti e vari donatori bilaterali) veicolati verso nuovi progetti digitali, ambientali, di trasporto ed energetici nei Balcani occidentali. In questi mesi diversi Organismi internazionali hanno supportato l’Albania: il FMI concederà un prestito di 190 milioni di dollari per sostenere le imprese e la popolazione, stimolando l’economia ed evitando uno shock al mercato; la Commissione Europea ha concesso un pacchetto da 180 milioni di euro, sotto forma di prestiti a condizioni molto favorevoli, mentre la BERS finanzierà i Balcani con 1,7 miliardi di euro, di cui buona parte sarà indirizzata all’Albania.




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